Sanpellegrino, 4.700 tonnellate di rPET nel 2021

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Sanpellegrino, storico produttore italiano di acque minerali e bibite analcoliche ha pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2022 con i risultati conseguiti l’anno scorso e gli impegni al 2025 e 2050.

Secondo il Bilancio di sostenibilità 2022 reso pubblico dall’azienda, Sanpellegrino l’anno scorso ha impiegato 4.659 tonnellate di PET riciclato (rPET) nella produzione di bottiglie, in sostituzione di un pari quantitativo di polimero vergine. Si tratta di un traguardo raggiunto in seguito ad un percorso avviato nel 2010 con l’introduzione di LaLitro per il marchio Levissima, contenente una percentuale di riciclato pari al 25%, ovvero il massimo consentito a quel tempo.

L’ultimo sviluppo, annunciato all’inizio dell’anno del 2021, è stato l’introduzione di bottiglie interamente prodotte con rPET, non appena caduto il vincolo normativo che non consentiva di utilizzarne più del 50%. Negli anni, il gruppo italiano ha lavorato anche alla sgrammatura delle bottiglie, al fine di ridurre il consumo di plastica per unità di prodotto.

Il report di sostenibilità riporta anche gli impegni che l’azienda si è proposta di raggiungere nei prossimi anni per avere un impatto positivo sul pianeta, tra cui rendere entro il 2025 tutti i propri packaging riciclabili o riutilizzabili, reimpiegare almeno il 50% di plastica riciclata nelle bottiglie destinate alle acque Levissima, S. Pellegrino e Acqua Panna, . Entro il 2050 il gruppo intende centrare l’obiettivo “zero emissioni nette”, in linea con l’impegno stabilito dal’ONU.
Per certificare gli investimenti, gli impatti e i benefici di ogni singolo progetto, l’azienda si è dotata di un ESG tracker, strumento alla base delle scelte e valutazioni per creare valore condiviso.

Last modified: 13 luglio 2022