La plastica nel mare si combatte con la Sustainable Blue Economy

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Wwf ha definito i principi per la Sustainable Blue Economy, il modello di business a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile. Diverse start up italiane hanno raccolto l’invito e si stanno muovendo per trovare soluzioni innovative per diminuire l’impatto dei rifiuti plastici nei mari.

Gr3n ad esempio, ha sviluppato una tecnologia che permette il riciclo chimico di alcune plastiche che diventano così dei materiali a ciclo chiuso, esattamente come il vetro o l’alluminio, e possono essere riciclato indefinitamente.

Seads (Sea Defence Solution), invece mira a prevenire il problema dell’inquinamento dei mari installando delle barriere nei fiumi che reindirizzano i rifiuti verso un bacino di raccolta dove vengono accumulati, prelevati e mandati verso il riciclo.

Entrambe le start up sono state premiate nell’ambito dell’IH Fellowship on Ocean Cleanup, il primo contest realizzato in Italia dedicato a progetti d’innovazione per diminuire l’impatto dei rifiuti nelle acque salate.

Last modified: 12 dicembre 2017