Quagga, il brand torinese di abbigliamento in plastica riciclata

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La moda, grazie alle nuove tecnologie, può dare il suo contributo per ridurre la quantità di rifiuti e fare impresa in un’ottica di economia circolare: è il caso di Quagga (il nome deriva da una sottospecie estinta della zebra che un tempo viveva in Sudafrica), azienda nata a Torino nel 2009, che ha scelto di realizzare capi d’abbigliamento sostenibili riutilizzando scarti tessili e recuperando bottiglie di plastica.

Puntando su riciclo e mancanza di spreco, Quagga utilizza materiali di scarto per produrre capi di abbigliamento, in particolare plastica riciclata, il PET, grazie al quale è stata realizzata una linea di giacconi impermeabili.

L’obiettivo è dimostrare che è possibile ottenere gli stessi vantaggi che si hanno con i più comuni tessuti impiegando fibre ottenute dal riciclo di materie plastiche presenti sul territorio, a beneficio dell’ecocompatibilità e della salute del consumatore. Non solo: a fine vita, i capi possono essere nuovamente riciclati.

Nel 2018, la società ha chiuso con successo una campagna di crowdfundingper sostenere la collezione autunno/inverno, un’iniziativa che ha ricevuto risorse per 182 prevendite (l’obiettivo era 80).Una filiera etica è anche una filiera equa e Made in Italy: Quagga ha ottenuto la certificazione Animal Free,che ha attestato che le sue giacche sono prive di componenti di origine animali e, sul versante aziendale, si impegna a garantire sicurezza sul lavoro e giusto compenso alle proprie maestranze, mantenendo la propria sede in Italia.

Last modified: 23 ottobre 2018