Sony Earth Blue, gli auricolari con plastica riciclata dai boccioni d’acqua

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Sony presenta una versione speciale delle LinkBuds S chiamata Earth Blue. I nuovi auricolari Sony abbracciano il concetto di sostenibilità ambientale, che inizia permeare in maniera sempre più consistente il segmento dell’elettronica di consumo.

L’azienda giapponese fa la sua parte e propone delle LinkBuds S in cui alcune parti della struttura e della custodia sono realizzate con una resina ottenuta dal riciclo della plastica dei boccioni d’acqua. Questo materiale proprietario era stato originariamente sviluppato per cercare una nuova espressione di design, con lo scopo di ampliare gli utilizzi potenziali dei materiali riciclati ottenuti dai distributori d’acqua, sfruttandone le proprietà adesive. Oggi viene impiegato nelle LinkBuds S Earth Blue creando un motivo caratterizzato da un originale effetto marmo, diverso da prodotto a prodotto. Quindi ciascuna unità sarà diversa dall’altra, una caratteristica tipica degli oggetti fatti a mano che rende uniche le LinkBuds S Earth Blue.
La novità aiuta Sony a realizzare l’obiettivo a lungo termine Road to Zero, che punta ad azzerare il suo impatto ambientale entro il 2050. A un obiettivo di lungo periodo si arriva però attraverso delle tappe intermedie: tra queste la riduzione del consumo energetico dei prodotti, il ricorso a energie rinnovabili, l’introduzione di plastica riciclata e l’eliminazione della plastica dagli imballaggi.

Il debutto delle LinkBuds S Earth Blue coinciderà con l’arrivo di un aggiornamento software che porterà su tutte le LinkBuds la connessione Bluetooth multipoint, cioè la possibilità di collegare due dispositivi contemporaneamente. In Italia sono disponibili dal mese di novembre.

Per ciascuna unità venduta, Sony donerà 2 dollari alla Conservation International, un’organizzazione non governativa internazionale attiva in 70 Paesi che dal 1987 educa le società a tutelare la natura e la biodiversità globale. Ogni acquisto contribuirà a proteggere quindi quasi 58.824 metri quadrati di oceano: l’equivalente di 47 piscine olimpioniche, secondo i dati dell’organizzazione.

Last modified: 2 novembre 2022