California, le Tiny Homes stampate in 3D grazie alla plastica riciclata

Written by | Ambiente, News, Plastica, Riciclo

La stampa in 3D di case ed edifici, una soluzione efficiente e veloce, è sempre più utilizzata ma da oggi, a sostituire il cemento, arriva la plastica riciclata. La novità arriva dalla California, dove le prime Tiny Homes sono state realizzate proprio grazie al recupero e al riciclo di bottiglie di plastica.

L’idea è stata sviluppata dalla start up Azure Printed Homes che, a pochi chilometri di distanza dal Los Angeles, sta stampando le sue prime mini case. In sole 24 ore il processo messo a punto dall’azienda permette di stampare in fabbrica il tetto, le pareti ed il pavimento della futura casa e il tutto ad un prezzo estremamente competitivo: un monolocale di circa 17 mq parte ad esempio da 40mila dollari, ai quali bisogna aggiungere le eventuali spese di consegna, la messa in opera delle fondamenta e l’allaccio ai servizi di base.

Includere la prefabbricazione nel processo costruttivo è una strategia che permette di ottimizzare notevolmente i tempi, riducendo anche i costi della manodopera. Il progetto di Azure permette di realizzare in fabbrica tutto l’involucro della struttura: tetto, pavimento ed alcune pareti sono stampate in 3D in plastica riciclata inserendovi all’interno anche le canaline necessarie al passaggio degli impianti, mentre le pareti con porte e finestre vengono prodotte grazie ad un sistema pre-ingegnerizzato. L’estrema leggerezza del materiale usato per la stampa permette inoltre ai costruttori di trasportale facilmente.

L’utilizzo di plastica riciclata, un materiale del quale non c’è carenza, rende il processo ancora più virtuoso. Per realizzare una Tiny Homes di circa 17 mq sono utilizzate circa 100mila bottiglie di plastica riciclata. Ma i modelli forniti dall’azienda arrivano anche a mini casa da oltre 80 mq complete di soggiorno, studio, cucina e camera da letto.

Last modified: 14 settembre 2022