Anya Hindmarch, l’iconica borsa di diventa “I Am a Plastic Bag”

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Moda e sostenibilità rappresentano un binomio sempre più inseparabile e, nel corso degli ultimi anni, le stesse lotte per la salvaguardia dell’ambiente si sono evolute. Una di queste è quella contro l’inquinamento causato dai rifiuti in plastica: nonostante sempre più aziende si siano impegnate nel ridurre al minimo l’utilizzo di questo tipo di polimeri, i rifiuti sono talmente ingenti da essere considerati una risorsa.

Per smaltire più plastica possibile infatti, la via migliore è quella del riciclo intelligente, vista la possibilità di impiegarla per numerosi tipi di produzione. Un esempio di come l’approccio a questa urgenza ambientale si sia evoluto è proprio uno degli oggetti di moda più iconici degli ultimi vent’anni: la borsa I Am Not a Plastic Bag di Anya Hindmarch. L’accessorio, firmato dalla designer inglese, venne lanciato nel 2007 per sensibilizzare più persone possibili alla riduzione del consumo di plastica, con una disponibilità limitata a 20.000 esemplari.

Ora, sulla scia di quello che divenne un vero e proprio fenomeno pop, oltre che un’iniziativa dall’intento etico, Anya Hindmarch ha concepito la borsa I Am a Plastic Bag, con lo scopo di aumentare la consapevolezza generale su quanto il riciclo della plastica possa fare la differenza. In occasione del nuovo lancio, durante la London Fashion Week, i negozi londinesi della designer sono stati chiusi fino al 18 febbraio e riempiti con 90mila bottiglie di plastica usate come vetrina.

Ogni borsa è realizzata con un innovativo tessuto in tela di cotone, creato a partire da 32 bottiglie di plastica da mezzo litro riciclate, per poi venire rivestito con dei pezzi di parabrezza riciclati. Degli accessori pensati per non essere mai gettati via e che, tra qualche anno, potrebbero ricordarci l’importanza di aver compiuto acquisti più meditati.

Last modified: 18 febbraio 2020