Il riciclo del PET opaco parte da Coripet

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Coripet, consorzio che gestisce in modo autonomo il riciclo delle bottiglie PET, apre al riciclo del PET opaco (il “quarto flusso”, ndr) considerato sino ad ora non riciclabile. Il consorzio, composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche e 3 aziende di riciclo di PET, con l’ingresso della Centrale del latte di Brescia, avvierà l’attività di riciclo del PET opaco che, in questo modo, viene sottratto al semplice recupero.

“Questo ampliamento della compagine consortile”, afferma Corrado Dentis, presidente Coripet, “rappresenta un passo importante, che va nella direzione di quello che noi abbiamo da sempre definito un progetto innovativo, in quanto diamo il via al riciclo del quarto flusso, facendo diminuire il plasmix, ovvero la plastica oggi non direttamente riciclata meccanicamente, ma utilizzata per il suo elevato potere energetico.  Questa operazione da un lato ha un impatto interessante sulle tonnellate di PET sottratte alla discarica, dall’altro testimonia la volontà dei riciclatori presenti nel consorzio di investire in tecnologie per riciclare il PET opaco e contribuire a maggiori quantitativi raccolti ed avviati a riciclo per raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi europei”.

Dal canto suo, Franco Dusina, presidente di Centrale del latte di Brescia, sottolinea che: ”Centrale, la prima azienda a credere nella bottiglia in PET anche per il latte a lunga conservazione, è da sempre sensibile ed attenta al rispetto per l’ambiente. Dopo avere per anni sensibilmente ridotto la grammatura delle proprie bottiglie, oggi ha accolto da subito e con convinzione l’iniziativa del Consorzio Coripet che consentirà di incrementare la valorizzazione del materiale utilizzato non solo in termini di recupero, ma anche di riciclo virtuoso dello stesso”.

Last modified: 30 novembre 2018